VIAGGIO CONFERMATO!
Alla scoperta dei diversi volti autentici del Sudtirolo-Alto Adige: storia, tradizioni, natura e tesori artistici. La Val Venosta, che corrisponde all’alta valle del fiume Adige, è una valle molto ampia e assolata, gode infatti – pur essendo circondata dalla catena alpina che con il massiccio dell’Ortles e la Palla bianca /Weisskugel superano i 3000 m di altezza – di un clima temperato che favorisce la coltivazione di vigneti e frutteti (in particolar modo mele e albicocche). Per sopperire alla mancanza d’acqua a valle è stato creato nei secoli un sistema idrico di canalizzazione molto particolare, tanto che una delle figure di spicco della società venostana era quella del regolatore delle chiuse da cui dipendeva la sopravvivenza stessa dell’economia della valle.
Caratterizzata – fino a qualche decennio fa – da un’economia molto più povera rispetto alle altre grandi vallate altoatesine, la Val Venosta si è aperta al turismo solo da 20 anni circa e per questo motivo è ancora poco conosciuta, specialmente dal turismo italiano.
Confina con la Lombardia, la Svizzera e l’Austria ed è stata per secoli, fino all’apertura del valico del Brennero, l’unica via di collegamento tra il mondo latino e quello tedesco, contesa tra le potenze dell’epoca per avere il controllo dei suoi passi alpini, quello di Tubre e Resia.
Abitata in epoca preromana dai Venostes, da cui prende il nome, percorsa dalla via Claudia Augusta, la valle è stata un’antichissima via di passaggio di popoli di diversa provenienza, di eserciti e uno snodo commerciale molto importante, perché collegato con Svizzera, Austria e la Lombardia.
Da questa stratificazione e dallo scambio fecondo tra culture diverse, documentato anche dalla presenza di due monasteri benedettini, nascono testimonianze artistiche uniche: in Val Venosta e nella stretta Val Monastero, che collega il Sudtirolo all’Engadina, sono visibili rarissimi cicli di affreschi annoverati tra i più importanti dell’Europa carolingia. Questa ricchezza culturale ha fatto sì che anche i più grandi artisti contemporanei altoatesini, Karl Plattner e Paul Flora, siano entrambi nati e abbiano maturato le esperienze artistiche proprio in Val Venosta.
Itinerario
Martedì, 14 settembre – Bolzano / Lana / Silandro
Ritrovo dei partecipanti alla stazione di Bolzano e incontro con la guida. Lungo il percorso verso Silandro ci fermeremo a Lana per ammirare nella chiesa dell’Ascensione il bellissimo altare ligneo tardogotico di Schnatterpeck, inaugurato nel 1511. Si tratta del trittico più grande di tutto l’arco alpino e rappresenta 36 figure della Bibbia, qualcuna alta 1,80 cm.
Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
Mercoledì, 15 settembre – Sluderno / Glorenza
Dopo colazione partenza per Sluderno.
Il paese è dominato dalla mole imponente di Castel Coira/ Churburg, abitato dalla stessa famiglia dal 1500, i conti Trapp, i quali trasformarono e ingentilirono il maniero romanico. Aggiunsero tra l’altro un loggiato rinascimentale riccamente decorato con pitture murali raffiguranti gli stemmi della famiglia Trapp e delle loro mogli. Nel castello è custodita la più grande armeria privata d’Italia: oltre a armi di difesa personale sono raccolte circa 50 armature commissionate dai padroni del castello ad armaioli di Milano e Innsbruck. Sono perfettamente conservate e tra di esse ne spicca una alta ben 2.10 m e del peso di 46 kg.
Visiteremo poi il museo della Val Venosta situato nel centro di Sluderno. Di particolare interesse è la sezione dedicata ai cosiddetti “bambini di Svevia”, bambini e bambine di famiglie povere della Val Venosta, dai 5 ai 14 anni, che da marzo a novembre andavano a lavorare in Svevia come braccianti e servi in cambio di qualche indumento o qualche soldo.
Nel pomeriggio faremo una passeggiata a Glorenza, la più piccola città del Sudtirolo, tanto piccola che – secondo un detto locale – “i suoi abitanti per andare a messa devono uscire dalle mura”. Glorenza fu fin dal Medioevo un importante snodo per il commercio del salgemma, che dal Tirolo settentrionale transitava per la Svizzera, e venne completamente ricostruita nel 1500 dagli Asburgo e provvista di mura che si conservano intatte fino ad oggi. È annoverata tra i Borghi più belli d’Italia.
Visiteremo un maso dove si coltiva l’antica varietà della pera pala, considerata salutare e un tempo consigliata da medici e farmacisti. Potremo assaggiare un distillato del frutto usato anche per insaporire alcuni tipici piatti natalizi. Rientro a Silandro. Cena e pernottamento.
Giovedì, 16 settembre – Naturno – Castel – Juval
Dopo colazione partenza per il vicino paese di Naturno dove sorge la chiesa di S. Procolo, testimone della prima evangelizzazione della valle probabilmente da parte dell’episcopato di Verona. Fu costruita nel VII secolo e all’interno conserva uno splendido ciclo di affreschi che ricordano la fuga del Santo dalla città di Verona mentre, come S. Paolo a Damasco, si cala dalle mura con una fune.
Proseguiamo per Castelbello e saliamo a piedi a Castel Juval, un maniero che oltre ad essere l’abitazione di Reinhold Messner è anche un museo dedicato alla dimensione religiosa delle montagne.
Lungo il sentiero vedremo delle rogge che sono un elemento peculiare dell’area venostana. La valle ha un clima piuttosto secco e può soffrire di periodi di siccità, per mantenere un’irrigazione continua nel corso dei secoli sono state costruite reti di stretti canali d’acqua collegati da sentieri, i Waalwegen, per permettere ai guardiani delle rogge di controllare il loro funzionamento. Si tratta del sistema idrico più ampio di tutto l’arco alpino. Rientro a Silandro. Cena e pernottamento.
Venerdì, 17 settembre – Burgusio – S.Valentino alla Muta – Curon Malles
Dopo colazione partenza per Burgusio.
Sopra l’abitato medievale appare un grande edificio bianco tra il verde dei boschi di larici: l’abbazia di Monte Maria, il complesso benedettino più alto d’Europa (1335 m).
Fondata nel 1000 è diventata un imponente complesso di edifici con una chiesa – rifatta in epoca barocca – raccolti intorno ad un grande cortile. La cripta, dove vengono sepolti i monaci, conserva un eccezionale ciclo di affreschi romanici di straordinaria fattura. Nei sotterranei dell’abbazia una biblioteca modernissima raccoglie 100.000 volumi raccolti nei secoli dai monaci.
Dopo pranzo proseguiremo per S. Valentino alla Muta, posto sulle rive di uno dei più bei laghi alpini. Qui sorgeva un medievale ospizio e ospedale per i pellegrini che andavano verso Roma o Santiago di Compostela.
In direzione del passo di Resia e del confine austriaco ci fermeremo a Curon dove nel lago svetta il famoso campanile della chiesa del vecchio abitato, immerso nel bacino artificiale creato negli anni ’50.
Ci spostiamo a Malles per visitare la piccola chiesa di S. Benedetto fondata nel VIII secolo. Sconsacrata nel XVIII secolo conserva al suo interno stucchi e affreschi che risalgono al periodo carolingio. Tra questi vi è la rarissima raffigurazione del committente laico della chiesa, grazie alla quale possiamo ricostruire l’abbigliamento di un nobile franco della corte di Carlo Magno.
Passeggiata nel centro di Malles. Rientro a Silandro. Cena e pernottamento.
Sabato, 18 settembre – Tubre – Münstair
Dopo colazione partiamo per la Svizzera percorrendo la Val Monastero. Appena varcato il confine nel cantone dei Grigioni visiteremo il complesso abbaziale benedettino di S.Giovanni a Müstair (Patrimonio Unesco). La chiesa fu fondata nel VIII secolo e all’interno conserva preziosi cicli di affreschi di epoca carolingia; allo stesso periodo risale la Cappella della Croce riaperta al pubblico solo nel 2018 dopo un importante restauro. Visiteremo anche il museo, ospitato in una torre millenaria che illustra la vita del convento, ora abitato da suore benedettine. Potremo vedere la sala barocca, il chiostro, le celle e le cantine del monastero.
Tornando in Italia, subito dopo il confine, ci aspetta la chiesa romanica di S.Giovanni a Tubre, costruita nel XIII secolo a croce greca e decorata da affreschi coevi e gotici. Esternamente è raffigurato S. Cristoforo, si tratta dell’immagine più antica del Santo di tutto il Tirolo e anche la più grande dell’arco alpino. L’ordine di Malta fece costruire accanto alla chiesa un ospizio per i pellegrini. Rientro a Silandro. Cena e pernottamento
Domenica, 19 settembre – Silandro / Bolzano
Prima colazione in hotel.
Mattinata a disposizione e partenza per la stazione di Bolzano.
Termine dei servizi
A seconda delle condizioni atmosferiche, l’ordine delle visite potrebbe subire variazioni.
Maria Theresia è un hotel 3 stelle superior con ampio giardino, una sala giochi e centro benessere con piscina coperta. Si trova a 730 metri di altitudine con vista panoramica sulle montagne, sulla valle e sui frutteti di Silandro.
Tutte le camere dispongono di balcone e includono TV, minibar e connessione Wi-Fi gratuita.
Al mattino viene servita una colazione a buffet sulla terrazza comprensiva di salumi, formaggi e torte fatte in casa. Il ristorante, aperto a cena, propone piatti classici italiani e specialità dell’Alto Adige.
Quote per persona
Quota per persona in doppia min. 12 partecipanti euro 1.350
Quota per persona in doppia min. 15 partecipanti euro 1.260
Supplemento singola euro 100
Polizza annullamento p/persona in doppia euro 47 (facoltativa)
Polizza annullamento in singola euro 51 (facoltativa)
Mance da autista e guida locali (da pagare in loco) euro 50
LE QUOTE COMPRENDONO:
5 pernottamenti presso l’hotel Maria Theresia di Silandro (3*S) con trattamento di prima colazione e cena; Accompagnatrice, Luciana Perini, (che troverete a Bolzano); Esperta guida locale per la durata del viaggio, dal 1° al 5° giorno; ingressi ai siti ed ai musei indicati nel programma di viaggio; pullman privato con autista per tutto il tour; Polizza base medico-bagaglio; Documenti di viaggio inviati per posta elettronica.
LE QUOTE NON COMPRENDONO:
Trasporto dalla propria città a Bolzano e viceversa; i pranzi e le bevande; imposta di soggiorno (euro 1,20 a persona a notte); assicurazione annullamento viaggio (indicata a parte); mance e spese di carattere personale; tutto quanto non espressamente indicato in “le quote comprendono”
Note
All’atto dell’iscrizione è richiesto:
- Codice fiscale
- Indirizzo di residenza
- Numero cellulare
- Indirizzo e-mail
- Acconto di € 500 a persona più il costo della polizza annullamento, se richiesta
I possessori di voucher emessi per viaggi annullati causa Covid-19, emessi nel 2020, hanno diritto di detrarre l’importo relativo dal saldo del suddetto viaggio.
In caso di annullamento del viaggio vengono applicate le seguenti penali:
– 30% fino a 60 giorni prima della partenza
– 50% da 59 a 45 giorni prima della partenza
– 75% da 44 a 25 giorni prima della partenza
– 90% da 24 a 18 giorni prima della partenza
– nessun rimborso per cancellazioni effettuate a meno di 18 giorni dalla partenza